Antifurto nebbiogeno come funziona e che cos’è?

Il nebbiogeno è un dispositivo di sicurezza collegato al sistema di allarme, pensato per impedire in maniera semplice e veloce furti ed effrazioni in case o attività commerciali. Emette una nebbia fitta e densa che azzera fino a impedire la visuale nell’ambiente protetto. In questa maniera, vengono bloccati eventuali tentativi di malintenzionati di introdursi nell’ambiente. 

Questo dispositivo antieffrazioni prende il nome di nebbiogeno proprio a causa della nebbia che emette quando si attiva, per impedire la visuale ai malintenzionati. A differenza di un classico sistema di allarme, che si limita a segnalare l’effrazione ed emette segnali sonori attraverso la sirena, l’antifurto nebbiogeno offre un livello di sicurezza maggiore poiché la scarica di nebbia rende difficoltoso portare a termine le operazioni per introdursi negli ambienti. 

Il sistema nebbiogeno antifurto è composto da una caldaia, dei sacchetti di acqua, glicole propilenico e una pompa. Quando viene attivato, la caldaia scalda il liquido generando una fitta nebbia che viene spinta fuori a grande potenza per riempire in pochi secondi l’ambiente protetto.

L’emissione del nebbiogeno avviene immediatamente, saturando l’intero locale in pochissimi secondi e riducendo la visibilità a circa 20 cm. La nebbia generata dal dispositivo è molto fitta ed è in grado di perdurare all’interno dell’ambiente per diversi minuti, dando così il tempo alle forze dell’ordine di intervenire.

Il glicole propilenico utilizzato nei nebbiogeni è lo stesso prodotto utilizzato nella cosmesi ed è assolutamente inodore e atossico per umani e animali, ma soprattutto non lascia residui. Inoltre la nebbia antifurto non essendo umida, non rovina carta e cartoni.

Antifurto casa nebbiogeno: quando entra in funzione?

Proprio come una sirena, l’antifurto nebbiogeno per casa si attiva per mezzo di un input inviato direttamente dalla centrale d’allarme. Infatti, non appena i sensori e le videocamere del sistema di allarme rilevano un tentativo di effrazione nel locale protetto, la centralina riceve un allert e, a sua volta, invia un input al nebbiogeno che inizierà a emettere la nebbia. 

La nebbia non è presente in forma gassosa nell’antifurto ma in forma liquida. Una volta ricevuto l’input dalla centrale dell’antifurto, il fluido nebbiogeno passa dalla sacca alla caldaia subendo un significativo sbalzo termico che rende possibile la trasformazione in vapore. Così, la stanza protetta si riempie immediatamente della nebbia, impedendo la visuale ai malintenzionati. 

Sul mercato esistono anche dispositivi antieffrazioni nebbiogeni che non necessitano del collegamento con la centrale dell’antifurto. Questi sistemi funzionano in maniera autonoma e si attivano stimolati da input inviati dai sensori direttamente alla centrale interna al dispositivo nebbiogeno.