Lampadine con sensore di movimento: come funzionano

Le caratteristiche delle lampadine led con sensore di movimento

A tutti può capitare di rientrare in casa con le mani impegnate e di dover camminare al buio perché non si può agire sull’interruttore per accendere la luce. Altrettanto spesso può capitare di lasciare una stanza e di dimenticarsi la luce accesa, incrementando inutilmente i consumi e, di conseguenza, l’importo della bolletta. E ancora, quante volte si deve uscire di casa, ma fuori c’è così tanto buio da far fatica a vedere dove si mettono i piedi? Sono situazioni che capitano quasi quotidianamente e che possono essere risolte in modo semplice, ovvero installando delle lampadine con sensore di movimento. Scopriamo come funzionano, dove si possono usare e quali sono i loro vantaggi.

lampadine led con sensore di movimento

Cosa sono le lampadine con sensore di movimento

Si sente parlare sempre più spesso delle lampadine con spessore di movimento, ma a volte non viene spiegato bene come funzionano e perché potrebbero essere un buon investimento per l’interno o l’esterno di un’abitazione. Fondamentalmente si parla di luci che sono in grado di attivarsi quando il sensore di cui sono dotate rileva la presenza di una persona e che si spengono quando non viene più captato alcun movimento (e quindi si presume che non ci sia più nessuno nella zona di competenza) oppure quando viene raggiunto il limite temporale imposto dall’utente. In questo modo le luci si accendono solo quando c’è effettivamente bisogno e si spengono in modo automatico, senza il rischio di dimenticarsi di agire sull’interruttore, limitando gli sprechi.

Lampadine a sensore di movimento: come funzionano

Come si può intuire facilmente dal loro nome, i sensori di movimento sono dei dispositivi che riescono a percepire i movimenti che si verificano all’interno del loro raggio di azione. Il loro funzionamento varia a seconda della tecnologia utilizzata. La più comune è quella dei raggi infrarossi passivi: i sensori dotati di questa tecnologia rilevano il movimento tramite le variazioni di temperatura che percepiscono all’interno dell’ambiente monitorato. La presenza di una persona genera un cambiamento di temperatura, quindi il sensore rileverà il movimento e farà accendere la lampadina in modo automatico.

La sensibilità del sensore è uno dei parametri fondamentali per scegliere la giusta lampadina: un sensore troppo sensibile potrebbe scattare anche con variazioni di temperatura minimi e non innescati dalla presenza di una persona; d’altro canto, un sensore troppo poco sensibile potrebbe non scattare quando qualcuno entra nell’ambiente in questione. Ci sono anche le lampadine con sensori di movimento ad ultrasuoni, che rilevano la presenza di qualcuno calcolando il tempo con cui le onde sonore emesse ritornano al dispositivo. Funzionano in modo simile anche i sensori ad altra frequenza, che reagiscono ai cambiamenti della riflessione delle onde elettromagnetiche che emettono, esattamente come un radar.

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