Quale allarme installare a casa? Guida alla scelta

Come scegliere il giusto allarme da installare in casa propria

Per aumentare il livello di sicurezza nella propria abitazione ci si chiede, inevitabilmente, quale allarme installare a casa. In vendita esistono molte soluzioni che rendono complesso operare la scelta corretta. Ecco una pratica guida per individuare l’opzione giusta in base alla propria situazione, quali modelli di allarme esistono e consigli sull’acquisto, per garantire la massima sicurezza per la propria casa. 

Contattaci e chiedi informazioni

    Le cose da valutare prima di installare un allarme a casa

    Anzitutto, prima di chiedersi quale allarme installare in casa, è utile fare una valutazione preventiva dei rischi e delle caratteristiche dell’abitazione. Quando si ricerca quale allarme installare a casa bisogna verificare almeno 6 fattori:

    • tipologia di casa: villetta, appartamento in condominio, abitazione isolata o in centro, piano terra o piani alti; 
    • dimensione dell’abitazione: quanti metri quadri misura la casa, se si tratta di un monolocale, un appartamento spazioso oppure un’abitazione su più piani; 
    • numero di accessi alla casa: porte, finestre, cancelletti, cancelli carrabili; 
    • presenza di giardini, balconi e garage, che possono costituire un ulteriore punto di accesso;  
    • zona in cui si trova l’abitazione: se in una zona isolata o trafficata, in quartieri con maggiore incidenza di furti o meno; 
    • valore degli oggetti presenti nella casa. 

    Poi, ci sono altri fattori accessori che possono completare il quadro della valutazione da fare prima di scegliere quale allarme installare a casa, come: 

    • presenza di animali, utile per scegliere tipologie di sensori che siano pet friendly, quindi che non rivelino come possibile minaccia il movimento di animali domestici come cani e gatti; 
    • quantità di ore e fasce orarie in cui la casa rimane vuota; 
    • quantità e tipologia di stanze da proteggere, scegliendo sensori e cablaggi adatti; 
    • alimentazione del sistema di allarme, che deve garantire il corretto funzionamento anche quando non c’è alimentazione elettrica; 
    • modalità con la quale l’antifurto segnala eventuali intrusioni o potenziali minacce, se attraverso segnali acustici o tramite avvisi sugli smartphone. 

    Oltre a ricercare un buon sistema di antifurto è utile anche creare un contesto abitativo sicuro, approntando altri elementi oltre all’allarme. Agire preventivamente, quindi, è uno dei metodi più sicuri per proteggere la propria casa, creando una situazione abitativa il più sicura possibile. 

    Alcuni consigli basilari consistono nel provvedere a garantire un’ottima illuminazione della casa, soprattutto nelle zone più a rischio e nascoste come giardino, balconi, scale e sottoscala. Una buona idea è quella di utilizzare lampadine LED a basso consumo energetico e con sensore di movimento e accensione automatica. 

    Eventuali malintenzionati potrebbero provvedere a manomettere l’impianto elettrico di casa. Per questo è necessario mettere in sicurezza il contatore elettrico se situato fuori dall’abitazione o in zone potenzialmente accessibili, sigillandolo con un lucchetto o soluzioni analoghe. 

    Collaborare con i vicini e potersi fidare di loro è un ottimo modo per creare un ambiente sicuro nel proprio contesto abitativo. I vicini di casa possono avvisare in caso di rumori o movimenti sospetti, effettuare controlli regolari in casa se ci si assenta per un lungo periodo di tempo. 

    Dopo aver approntato una situazione abitativa abbastanza sicura con tutti i mezzi a disposizione, si passa alla scelta di un sistema di allarme per la casa. Un antifurto completo che includa un sistema di videosorveglianza interno ed esterno e che sia gestibile da remoto, in modo da controllarlo anche quando si è fuori casa.